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Contents

1. Parlamentari e Premi Nobel: importanti progressi verso l'abolizione delle armi nucleari

2. Wikileaks sulla armi nucleari della NATO

3. Un processo stile Ottawa per la messa al bando delle armi nucleari?

4. La Camera dei Comuni del Canada adotta mozione a favore della CAN

5. Giornata internazionale contro i test nucleari

6. Il PNND lancia collaborazione tra la Francia e il Regno Unito

7. Sostegno parlamentare per l'accordo nucleare START

8. Statisti russi: il disarmo nucleare, passo decisivo per un percorso di pace

9. Sottomarino nucleare si incaglia - Il Parlamento scozzese reagisce

10. Tensione nella penisola coreana - le prospettive di una zona libera da armi nucleari

11. Il cordoglio del PNND per la scomparsa di Hermann Scheer

 

 

 
Notiziario n. 30 del PNND
Dicembre 2010

1. Parlamentari e Premi Nobel: importanti progressi verso l'abolizione delle armi nucleari

ware de klerk  
Alyn Ware e il Presidente de Klerk hanno co-presieduto la tavola rotonda del PNND in occasione del vertice Nobel
 
   

Riuniti a Hiroshima per rendere omaggio ai sopravvissuti alla bomba atomica che hanno dedicato la loro vita alla campagna per il disarmo nucleare, i Premi Nobel per la Pace hanno reso pubblica una dichiarazione congiunta il 12 novembre, nella quale chiedono con forza un trattato per la messa al bando delle armi nucleari. Il Dalai Lama, Mairead Corrigan Maguire, Fredrik de Klerk, Jody Williams, Shirin Ebadi e una serie di organizzazioni insignite del premio Nobel (vedi, dichiarazione congiunta hanno dichiarato che "Le armi nucleari non possono essere dis-inventate, ma possono e dovrebbero essere messe al bando, così come sono stati messe fuori legge le armi chimiche e biologiche, le mine antiuomo e le munizioni a grappolo."  

Il Summit dei Premi Nobel ha inoltre istituito una propria Task Force che seguirà da vicino i progressi sulla strada del disarmo nucleare e le attività proposte nella Dichiarazione. Il PNND ha riunito a Hiroshima un gruppo di Parlamentari e di Nobel per la Pace per discutere delle strategie congiunte per far avanzare l'abolizione delle armi nucleari, prevedendo tra l'altro delegazioni congiunte di Parlamentari e Premi Nobel che si recheranno nelle principali capitali del mondo.


Per ulteriori informazioni, vedere:
     • Summit dei Nobel per la Pace, sito web
     • L'eredità di Hiroshima: relazione di Saber Chowdhury, membro PNND

2. Wikileaks sulle armi nucleari della NATO!

L'analista Jeffrey Lewis della rivista Arms Control riferisce questo mese su due cablogrammi Wikileaks che trattano della presenza di armi nucleari USA nei paesi della NATO, il primo conferma la dislocazione delle armi, mentre il secondo afferma che il governo belga si sarebbe rifiutato di partecipare ad un'azione da parte di Germania, Paesi Bassi e Italia tesa a chiedere la rimozione delle armi nucleari statunitensi dai propri territori. Il rifiuto sarebbe avvenuto nonostante l'entusiasmo per la proposta dimostrato da parte dell'allora Ministro degli Esteri Yves Leterme (attuale Primo Ministro).

Lewis osserva che "i funzionari del Ministero della Difesa e del Ministero degli Esteri belgi, a quanto pare, avrebbe dovuto frenare Leterme, perché avrebbe inizialmente risposto molto positivamente a questa proposta. La posizione ufficiale del Belgio rifiuta l'approccio unilaterale al disarmo e insiste sul fatto che l'argomento debba essere discusso congiuntamente tra tutti i membri della NATO, tenendo in debito conto i colloqui bilaterali fra Stati Uniti e Russia, alla Conferenza di Riesame del TNP. "

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Armi nucleari in Europa - deposito d’armamenti con bombe nucleari B61
   

Tuttavia, la Coordinatrice italiana del PNND, Lisa Clark, riferisce che il Governo italiano sembrerebbe ancora più riluttante ad aderire all'iniziativa tedesco-olandese: infatti, il Governo Berlusconi - secondo affermazioni di stampa, mai smentite - si sarebbe offerto di ospitare in Italia tutte le armi nucleari statunitensi che altri alleati chiedano di far rimuovere dai loro territori. La notizia ha suscitato la ferma opposizione del governo regionale del Friuli Venezia Giulia (composta dalla stessa maggioranza del Governo Berlusconi), che ha dichiarato pubblicamente di opporsi a qualsiasi tentativo di aumentare il numero di armi nucleari nella base aerea di Aviano. Né sembra esserci molto sostegno in Parlamento, con l'adozione all'unanimità di una risoluzione il 23 giugno 2009, proposta da Federica Mogherini, membro del PNND, che impegna il Governo a promuovere l'obiettivo "zero armi nucleari" e a lavorare con altri governi europei per costituire una zona libera da armi nucleari in Europa centrale come un passo verso questo obiettivo.

I Parlamentari di tutti gli Stati coinvolti nel nuclear-sharing della NATO (Belgio, Germania, Italia, Olanda e Turchia) hanno inviato una lettera al Presidente Obama nel marzo di quest'anno, per sostenere la sua visione di un mondo libero da armi nucleari e per chiedere la rimozione delle armi nucleari tattiche statunitensi dal proprio territorio, come un primo passo concreto verso questa visione.

3. Un processo stile Ottawa per la messa al bando del le armi nucleari?

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Lloyd Axworthy, l'ex Ministro degli Affari Esteri canadese
 
   

Nel 1996, il Ministro degli Esteri canadese Lloyd Axworthy convocò a Ottawa tutti quegli Stati "che la pensavano allo stesso modo" sulla messa al bando delle mine anti-persona. Fu un modo per far avanzare i lavori, fino a quel momento bloccati nei negoziati a Ginevra. Il "processo di Ottawa" riuscì, in poco più di un anno, a concordare il trattato per la messa al bando delle mine anti-uomo. Dieci anni più tardi, in un periodo relativamente breve, un simile "processo", a Oslo, ha dato vita a un trattato internazionale che vieta le munizioni a grappolo. Alyn Ware, Coordinatore Globale di PNND, suggerisce che forse è il momento di avviare un processo sullo stile di Ottawa per le armi nucleari. "An Ottawa Process for Nukes" è stato pubblicato su Embassy - settimanale canadese di relazioni internazionali, il 10 novembre 2010).

L'idea di mettere attorno ad un tavolo un gruppo di governi affini, per avviare un processo di preparazione di una Convenzione sulle armi nucleari è stata lanciata dal Middle Powers Initiative alla Conferenza di Riesame del TNP nel 2010, ed ha guadagnato slancio nel documento finale concordato da tutti gli Stati membri del TNP, nel quale si sottolinea come il diritto internazionale umanitario debba essere applicato alle armi nucleari.

Ware sostiene che il diritto internazionale umanitario è stata la base per la messa al bando delle mine e delle munizioni a grappolo, e che "l'applicazione del diritto umanitario internazionale alle armi nucleari apre la possibilità per gli Stati di poter avviare un processo di messa al bando, indipendentemente dal fatto che le Potenze nucleari aderiscano fin dall'inizio al processo o vi aderiscano successivamente. Un simile processo potrebbe prevedere le seguenti azioni: a) negoziare un trattato per vietare e sanzionare la minaccia e l'uso di armi nucleari, b) aggiungere un protocollo allo Statuto della Corte Penale Internazionale per rendere la minaccia o l'uso delle armi nucleari punibile a norma di legge, c) adottare una normativa nazionale per proibire e criminalizzare le armi nucleari, come hanno fatto Nuova Zelanda, Filippine, Austria e Mongolia".

4. La Camera dei Comuni del Canada adotta mozione a favore della CAN

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Bill Siksay, autore della risoluzione in favore di un CAN
   

Il 7 dicembre 2010, la Camera dei Comuni canadese ha approvato all'unanimità una mozione presentata dal Deputato Bill Siksay, Presidente della sezione canadese del PNND, in cui approva e sostiene il Piano in cinque punti per il disarmo nucleare del Segretario Generale delle Nazioni Unite, ed esorta il Governo canadese a partecipare ai negoziati per una Convenzione sulle Armi Nucleari (CAN), come proposto dal Segretario Generale dell'ONU.

La mozione esprime anche sostegno ad una dichiarazione firmata da oltre 500 membri dell'Ordine del Canada (la più alta onorificenza dello Stato canadese), che esprime l'urgente necessità di intervenire per mettere al bando le armi nucleari, invita tutti gli Stati ad avviare negoziati per una Convenzione sulle armi nucleari, e sollecita il Canada ad assumere la guida dei negoziati. Tra i firmatari, i registi Atom Egoyan e Norman Jewison, gli scrittori Margaret Atwood, Charlotte Gray e Michael Ondaatje, gli artisti Bruce Cockburn e Alex Colville, l'ambientalista David Suzuki, la ballerina Karen Kain, l'ex Ministro degli Esteri Flora MacDonald e il Senatore Romeo Dallaire.

La mozione della Camera dei Comuni era stata preceduta da una mozione analoga del Senatore Hugh Segal (Partito Conservatore), adottata all'unanimità in Senato il 2 giugno 2010, ante el Senado de Canadá. (Vedi Sostegno del Senato canadese alla Convenzione sulle armi nucleari).

5. Giornata internazionale contro i test nucleari

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Il PNND ha sostenuto attivamente la prima Giornata internazionale contro i test nucleari alle Nazioni Unite e in diversi Parlamenti. La giornata è stata indetta con una risoluzione, su iniziativa del Kazakistan, approvata all'unanimità alle Nazioni Unite nel 2009. La data ufficiale è il 29 agosto, l'anniversario della chiusura del centro per sperimentazioni nucleari di Semipalatinsk, una delle prime azioni decise dal Kazakistan indipendente nel 1991. Gli eventi di celebrazione della Giornata, tuttavia, sono continuati anche a settembre.

Presso la sede delle Nazioni Unite si sono tenute una presentazione sugli effetti dei test nucleari e sulla chiusura del centro di sperimentazioni di Semipalatinsk, una riunione informale dell'Assemblea Generale e un Seminario.

Tra gli altri eventi, si sono organizzati: un Seminario nel Parlamento della Nuova Zelanda con la presenza del Ministro del Disarmo; una trasmissione video in diretta dalla sede dell'Organizzazione del Trattato di messa al bando delle sperimentazioni nucleari (CTBT) sul sistema di monitoraggio globale; una cerimonia per l'assegnazione di premi ai reduci (militari colpiti dalle sperimentazioni nucleari) e promotori del Trattato. Il PNND ha invitato tutti gli ambasciatori dei paesi che non hanno ancora ratificato il Trattato, compresi tutti i paesi di cui all'allegato 2 (la cui ratifica è necessaria per l'entrata in vigore).

6. Il PNND lancia collaborazione tra la Francia e il Regno Unito

Il 2 novembre, Regno Unito e Francia hanno firmato un accordo di cooperazione in materia di difesa per rafforzare la sicurezza collettiva tra i due paesi. Questo accordo prevede che le industrie della difesa e le forze armate possano collaborare in settori come lo sviluppo di aerei privi di pilota o droni, attrezzature per sottomarini nucleari e satelliti militari, esercitazioni congiunte, l'uso congiunto di portaerei e di cooperazione nei centri di sperimentazione nucleare. Gli accordi prevedono anche un "unico contractor europeo" per lo sviluppo di una nuova serie di missili. Vedi, "Regno Unito e la cooperazione militare pił stretta con la Francia"’, Reuters, 2 novembre.

Il 4 novembre, due giorni dopo l'annuncio degli accordi di cooperazione franco-britannica, il PNND ha organizzato una riunione congiunta di legislatori francesi e britannici nel Senato francese per discutere degli accordi e delle possibilità di sviluppare una più stretta cooperazione tra Francia e UK in tema di sicurezza e disarmo nucleare. Il PNND prevede di incrementare il dialogo e la cooperazione tra i Parlamenti francese e britannico su questi temi e sta già organizzando per l'inizio del 2011 una conferenza parlamentare all'Assemblea Nazionale di Francia.

7. Sostegno parlamentare per l'accordo nucleare START

Parlamentari da tutto il mondo - e specialmente dei paesi della NATO - hanno espresso un forte sostegno alla ratifica del nuovo trattato START. All'inizio di quest'anno membri del PNND da Germania, Italia, Belgio e Paesi Bassi hanno inviato lettere di congratulazioni a Obama e Mededev, incoraggiandoli a concludere presto i negoziati sul nuovo trattato START. La scorsa settimana, il Co-Presidente PNND, Ed Markey, ha raccolto le firme di 35 Deputati del Congresso USA, tra cui quattro membri del PNND - sotto un appello in cui si sollecita la ratifica del nuovo trattato START entro la fine dell'anno.

 
 
Rep. Ed Markey
   

Il 29 novembre, un gruppo di Parlamentari britannici - conservatori, liberali e laburisti - tra cui anche ex Ministri della Difesa e degli Esteri, hanno pubblicato una lettera aperta sul New York Times chiedendo che il Senato degli Stati Uniti ratifichi il trattato START. La lettera ricorda il sostegno al nuovo START espresso dal Vertice NATO di Lisbona (19-20 novembre) e la volontà espressa dalla Russia di collaborare al sistema di difesa da missili balistici.

Il tema della difesa da missili balistici, tuttavia, rimane controverso perché i leader russi chiedono se sia davvero un sistema difensiva o piuttosto offensivo sotto mentite spoglie. Dmitry Rogozin, Ambasciatore russo presso la NATO, per esempio, ha chiesto dopo il vertice di Lisbona: "I ranger della NATO invitano l'orso russo ad andare insieme a caccia di conigli. Ma l'orso non capisce: perché sono tutti attrezzati con fucili da caccia all'orso?" (Dominion Post, 22 novembre).

8. Statisti russi: il disarmo nucleare, passo decisivo per un percorso di pace

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Yevgeny Primakov,ex Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri
 
   

Il 22 ottobre, quattro eminenti statisti russi (Evgenij Primakov, ex Primo Ministro e Ministro degli Esteri; Igor Ivanov, ex Ministro degli Esteri; Mikhail Moiseyev ex Capo di Stato Maggiore; Evgeny Velikhov, Presidente dell'Istituto Kurchatov) hanno pubblicato una dichiarazione congiunta in cui chiedono la fine della deterrenza nucleare e si appellano affinché si sviluppino meccanismi più affidabili per la soluzione pacifica dei grandi conflitti locali e internazionali.

Affermano che "la deterrenza nucleare non è efficace contro le nuove minacce del XXI secolo: la proliferazione delle armi di distruzione di massa, il terrorismo globale, i conflitti etnici e religiosi, la criminalità internazionale," e che "il concetto di deterrenza nucleare è diventato un ostacolo insormontabile nel cammino verso il disarmo nucleare globale." Tuttavia, gli statisti notano che "un mondo senza armi nucleari non può essere semplicemente il nostro mondo senza armi nucleari ... Il disarmo nucleare non è un fine, ma piuttosto un metodo e una precondizione importante per riorganizzare la vita internazionale secondo principi di maggior civiltà."

Vedi, Avviare un nuovo piano di disarmo, Rusia and India Report , 22 ottobre.

9. Sottomarino nucleare si incaglia - Il Parlamento scozzese reagisce

Il 22 ottobre, Bill Kidd, membro del PNND, con l'appoggio di altri 23 Deputati, ha presentato al Parlamento scozzese la Mozione S3M-07241 che "prende atto con preoccupazione del fatto che il sottomarino Astute della Royal Navy si è arenato nei pressi del Ponte di Skye; rileva inoltre che questo è solo l'ultimo di una lista di incidenti a sottomarini nucleari avvenuti lungo la costa occidentale della Scozia in anni recenti; ritiene che, sebbene non vi siano notizie di danni ambientali o di dispersione di materiale radioattivo, la potenzialità di una tale calamità debba costituire una seria preoccupazione; ribadisce che le indagini su incidenti pregressi, della stessa natura, hanno messo in evidenza l'inadeguata applicazione delle normative di sicurezza per sottomarini nucleari; e chiede al Ministero della Difesa di aprire un'inchiesta immediata su questo incidente."

10. Tensione nella penisola coreana - le prospettive di una zona libera da armi nucleari

Il 23 novembre, le forze armate della Corea del Nord hanno bombardato Yeonpyeong, un'isola in acque contese, colpendola con decine di colpi di artiglieria, uccidendo due soldati sudcoreani e due civili, e causando il ferimento di 20 persone. Seoul ha immediatamente ordinato alle sue forze armate lo stato di massima allerta - il livello più alto, inferiore solo allo stato di guerra dichiarata. Ha inviato i suoi aerei da combattimento F-16 lungo la costa occidentale ed ha risposto al fuoco. Gli Stati Uniti hanno inviato la portaerei George Washington, ordinando esercitazioni militari con la Corea del Sud, per una evidente dimostrazione di forza. La Corea del Nord ha dichiarato che gli attacchi erano in risposta a bombardamenti da parte della Corea del Sud sul territorio marittimo conteso.

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Leader di Giappone e Corea del Sud si incontrano a Tokyo
   

La situazione sempre più tesa chiama in causa una serie di aspetti della guerra di Corea, come il fatto che il confine tra i due paesi sia tuttora non definito e controverso e che le parti non siano riuscite ancora a negoziare un accordo formale di conclusione della guerra del 1950-53. E sottolinea pure i rischi che comporterebbe lo sviluppo di armi nucleari da parte della Corea del Nord - apparentemente per contrastare la minaccia delle armi nucleari USA e dell'alleanza nucleare tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.

In questo contesto, i membri del PNND da tempo studiano le opzioni per ridurre le minacce nucleari nella regione, in particolare la denuclearizzazione della penisola coreana e la possibilità di costituire una zona libera da armi nucleari nel nord-est asiatico.

Il PNND ha tenuto una serie di incontri e conferenze parlamentari a Seśl e Tokio, nonché organizzato delegazioni a Washington, Pechino e Pyongyang. La conclusione generale che emerge da questi incontri è che il ritorno alla convenzione del 1992 sulla denuclearizzazione della penisola coreana non sembra attuabile, né sembra fattibile una proposta di Zona libera da armi nucleari comprendente solo Giappone e Corea del Sud. Tuttavia, sembra che ci sia un notevole interesse e sostegno per la proposta di una zona libera da armi nucleari nell'intero Nord-Est asiatico, sulla base della formula 3 +3 proposta congiuntamente con Peace Depot (una ONG giapponese) e il Gruppo Parlamentare per il Disarmo del Partito Democratico del Giappone (già presieduta dal segretario attuale del partito, Katsuya Okada, e comprendente Hideo Hiraoka, attualmente membro del Consiglio del PNND).

La proposta ha trovato il sostegno di 92 Parlamentari di tutti i partiti di Giappone e Corea del Sud, tra cui Yoriko Kawaguchi, ex Ministro degli Affari Esteri e Co-Presidente della Commissione Internazionale per la non proliferazione nucleare e il disarmo.

11. Il cordoglio del PNND per la scomparsa di Hermann Scheer

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Dr Hermann Scheer
 
   

Il PNND esprime il suo profondo cordoglio per la morte di un caro amico e membro di PNND per molti anni, il dottor Hermann Scheer. Il Dr. Scheer è stato un grande leader che, con passione e dedizione, ha militato nel movimento per la messa al bando delle armi nucleari e per lo sviluppo di energie sicure e rinnovabili.

Il Dr. Scheer è stato Deputato nel Parlamento tedesco per tre decenni, nonché autorevole consigliere di governi e parlamenti non solo europei, ma anche in Africa, Asia e America Latina. E' stato Presidente del Consiglio mondiale per le energie rinnovabili (WCRE) e Presidente di EUROSOLAR, l'Associazione europea per le energie rinnovabili. Al Dr. Scheer sono stati assegnati numerosi riconoscimenti, tra cui il World Solar Prize (1998), Right Livelihood Award - Nobel Alternativo (1999), Global Bio-Energy Prize, World Wind Energy Award (2004) e Global Leadership Award nelle energie rinnovabili. Il Dr. Scheer è stato determinante nella creazione della Agenzia internazionale per l'energia rinnovabile (IRENA) ed è stato nominato dalla rivista Time nel 2002, "Eroe per il Secolo Verde."

Il PNND piange la sua scomparsa, celebra la sua storia ed i suoi successi, e invia le più sentite condoglianze alla famiglia, ai colleghi e agli amici (vedi, Il PNND ricorda il Dr. Scheer).