Nella
nostra qualità di Parlamentari e Sindaci svolgiamo un ruolo
cruciale nel proteggere la sicurezza dei cittadini e nel preservare i
territori per le generazioni future.
Questa
sicurezza è minata dalla presenza di 30.000 armi nucleari,
molte delle quali sono dispiegate e pronte all'uso in tempi molto
brevi. Il rischio derivante dall'uso di armi nucleari - accidentale,
intenzionale o per errore - aumenta a causa della proliferazione di
armi nucleari in Stati finora non nucleari, della
possibilità di accesso ad armi nucleari e materiali fissili
da parte di entità non-statuali, e delle dottrine militari
delle potenze nucleari che prevedono l'uso di armi atomiche.
A
prescindere dagli obiettivi specifici contro cui le armi nucleari siano
mirate o dove vengano detonate, e a prescindere dal fatto che vengano
utilizzate da organizzazioni terroriste o da eserciti degli Stati,
nessuno potrebbe sopravvivere alle conseguenze catastrofiche di un
attacco nucleare. Anche le città che non sono obiettivo
diretto di un eventuale attacco soffrirebbero conseguenze economiche,
sociali e sanitarie ben maggiori delle conseguenze dell'11 settembre.
Un qualsiasi uso di armi nucleari causerebbe una devastazione
inimmaginabile, alla quale vanno aggiunti gli effetti globali
derivanti dalla diffusione della radioattività che
richiederebbero un volume enorme di aiuti e causerebbero un numero
elevatissimo di profughi in fuga dalle regioni contaminate.
L'unica
maniera per prevenire l'uso di armi nucleari è quella di
eliminare tutte le armi nucleari come previsto dall'articolo VI del
Trattato di Non Proliferazione (NPT) e dal parere consultivo della
Corte Internazionale di Giustizia emanato nel 1996, che sancisce
l'illegalità della minaccia o dell'uso di armi nucleari. I
Sindaci per la Pace (Mayors for Peace) hanno elaborato un programma per
liberare il mondo dalla minaccia delle armi nucleari entro l'anno 2020.
Alla
luce di queste considerazioni, i sottoscritti, Sindaci e Parlamentari,
chiedono con forza che inizino al più presto negoziati
internazionali che portino all'abolizione totale ed all'eliminazione di
ogni tipo di arma nucleare ed al controllo internazionale del commercio
e produzione di materiale nucleare, al fine di prevenire la produzione
illegale di bombe atomiche.
Se
un piccolo numero di Stati continuerà ad impedire l'avvio di
tali negoziati in seno alla Conferenza sul Disarmo e alla Conferenza di
Revisione dell'NPT, sarà necessario incoraggiare i Governi a
trovare un percorso alternativo per arrivare finalmente al disarmo
nucleare, esattamente come fu fatto per la Convenzione per la messa al
bando delle mine.
La
stragrande maggioranza delle cittadine e dei cittadini nelle nostre
città, nei nostri Paesi e in tutto il mondo sono favorevoli
alla messa al bando e all'eliminazione di queste armi di distruzione di
massa. Su di noi, Sindaci e Legislatori, incombe la
responsabilità di utilizzare al massimo la nostra
autorità per garantire che questo obiettivo sia raggiunto.